La radice di Astor Piazzolla affonda nel cuore della città di Trani
Condividi sui social
Si è chiusa con una standing ovation tra gli appalusi scroscianti del pubblico entusiasta la giornata dedicata alla celebrazione di uno dei “figli” più grandi di Trani: il genio della musica da tango, Astor Piazzolla.
Una emozione vedere la regina delle cattedrali romaniche di Puglia così gremita per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Laura Escalada Piazzola, la vedova del grande musicista argentino con origini tranesi, e per il concerto esclusivo del “Quintetto Astor Piazzolla”, ensemble ufficiale che porta la musica del Maestro in tutto il mondo.
Già dal mattino una delegazione, capeggiata dal sindaco Amedeo Bottaro, con il responsabile dell’ufficio cerimoniale del comune Felice Di Lernia, assieme alla funzionaria diplomatica, responsabile culturale dell’Ambasciata argentina a Roma, Sol Parra, e i rappresentanti dell’Associazione culturale Inmovimento, Claudia Vernice e Giuseppe Ragno, aveva accompagnato la signora Escalada Piazzolla in Villa comunale nei pressi della cassa armonica laddove è il “Piazzale della musica Astor Piazzolla”.
Grande commozione per la signora Escalada nel sentire tutto l’affetto e l’attenzione per la memoria del marito e per la sua presenza tanto attesa a Trani. Un’emozione che ha raggiunto il suo apice proprio la sera nel duomo romanico, in cui lo stesso Piazzolla si esibì esattamente trentatrè anni fa in un concerto a cui assistettero centinaia di persone, il primo di musica non sacra nella magnifica cattedrale, destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della città.
Tutta la serata, magistralmente presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, è stata una celebrazione della statura artistica di colui che ha riformato la musica da tango inventando il “nuevo tango”, incorporando elementi presi dalla musica jazz e l’uso di dissonanze; introducendo l’utilizzo di strumenti musicali impensabili per il tango tradizionale come l’organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica.
Le parole del sindaco Amedeo Bottaro hanno sottolineato il forte legame con Asor Piazzolla e la Repubblica Argentina. “Questa amministrazione, sin dal suo insediamento, ha voluto coniugare lo sviluppo di un Festival di rilievo più che internazionale, il Festival del Tango, organizzato dall’Associazione Inmovimento di Claudia Vernice e Giuseppe Ragno, con il recupero di una relazione non solo simbolica e formale con uno dei suoi figli migliori, Astor Piazzolla e con l’Ambasciata Argentina a Roma, dove proprio l’anno scorso abbiamo presentato la settima edizione del Festival. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Laura Escalada si inserisce proprio in questo percorso di incarnazione di una vocazione artistica e culturale: Trani, terra di origine di Astor Piazzolla, punto di riferimento nel mondo della sua musica e del Tango. Non solo un riconoscimento, quindi, ma un progetto, un’idea di sviluppo. 33 anni dopo – ha concluso il primo cittadino – la nostra Trani ha saputo tributare ad Astor Piazzolla un’altra serata indimenticabile”.
Di particolare potenza emozionale il momento istituzionale della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria da parte del sindaco e dell’amministrazione a Laura Escalada Piazzolla con la motivazione “con unanime sentimento di gratitudine e di riconoscenza per aver tramandato e rinnovato con amorevole perseveranza l’eredità di uno dei più importanti compositori argentini, il più grande interprete del tango, senza mai tradire il legame profondo che lega Astor Piazzolla, la sua musica e la città di Trani”.
La nuova cittadina tranese Laura Escalada, visibilmente commossa, ha così commentato: “questa onorificenza è per me una responsabilità enorme, amo Trani, ci sono venuta tante volte, ho tanti ricordi qui d’amore e di amicizia, di una città pulita, bella. L’accoglienza della gente è stata speciale, spero di meritare questa cittadinanza, mi sento parte di tutti voi. La radice della musica di Astor Piazzolla è italiana, perché il nonno era tranese, la melodia di Astor lo denuncia, tu senti la musica di Astor e senti l’Italia intera. A lui piaceva tutto dell’Italia e di Trani: il cibo, la maniera di essere, la lingua, la città, era un uomo molto allegro, aveva una grande vitalità e un’enorme gioia dentro, non era nostalgico, lui amava, rideva e viveva con passione”.
È seguito poi il concerto del “Quinteto Astor Piazzolla”, co-organizzato dall’amministrazione comunale con l’associazione Inmovimento, con sei artisti argentini di grande caratura: Pablo Mainetti al bandoneón, Nicolás Guerschberg al pianoforte, Daniel Falasca al contrabbasso, Armando de la Vega alla chitarra, Serdar Geldymuradov al violino, diretti dal maestro d’orchestra Julian Vat. Il “Quinteto Astor Piazzolla” è l’ensemble ufficiale di straordinaria bravura che proprio nel 2019, tra i tanti premi e riconoscimenti internazionali, ha vinto anche il Latin Grammy per il migliore album di tango al mondo ed è diretto artisticamente dalla moglie di Astor, Laura Escalada.
Entusiasti Claudia Vernice e Giuseppe Ragno dell’Associazione Inmovimento che da otto anni organizzano il Festival del Tango di Trani: “stiamo già lavorando insieme alla Fondazione Astor Piazzolla, istituita e presieduta da Laura Escalada, per il 2021, anno in cui cade il centenario dalla nascita di Astor Piazzolla, con un grande evento dedicato al suo strumento per eccellenza, il bandoneòn, e ovviamente ai bandoneonisti, senza dimenticare l’ottava edizione del Festival, dal 16 al 19 luglio 2020, che porterà nella Perla dell’Adriatico, come ogni anno, orchestre e ballerini argentini tra i più quotati al mondo, sotto la direzione artistica di Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero”.
Commento all'articolo