La rassegna “Incontri d’Autore” riparte con Vittorio Sgarbi, critico e storico d’arte per eccellenza, che ancora una volta ci regala un volume prezioso, “Arte e fascismo. Nell’arte non c’è fascismo, nel fascismo non c’è arte”, che sarà presentato domenica 22 settembre p.v., alle ore 20.00, Villa Romanazzi Carducci (Sala La Scuderia).
Il libro, edito da La nave di Teseo, con la prefazione di Pierluigi Battista e 32 tavole iconografiche a colori, racconta – come me mai prima d’ora – l’arte durante il fascismo: vent’anni di grandi maestri e capolavori nascosti che il critico e storico dell’arte recupera dall’oblio.
Vittorio Sgarbi segue il filo dell’arte in una storia che inizia prima del fascismo, cresce dentro il ventennio e, dopo il fascismo, viene spazzata via insieme alla condanna del regime.
Dalla marcia su Roma nell’ottobre 1922 all’epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, l’autore ripercorre quegli stessi anni che nell’arte sono il tempo di ‘Valori Plastici’, di ‘Novecento’, di un gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti.
Sgarbi distingue l’espressione artistica dal potere, gli artisti dal regime, e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall’oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell’architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all’onore della critica.
Come enfatizza nel libro, “Il Fascismo è l’opposto dell’Arte, ma non c’è Arte che il Fascismo possa limitare. L’artista può fare qualunque cosa gli chieda il potere, ma la sua idea sarà più forte di quel potere”.
Questa distinzione tra l’espressione artistica e il potere è alla base dell’intera analisi.
Un viaggio affascinante attraverso un periodo partoritore di grande arte, segnato da un contesto politico turbolento. Una storia che ci ricorda come, anche nei tempi più difficili, l’arte possa risplendere, portando con sé una scintilla di speranza e la promessa di un futuro migliore.
Durante l’evento. libero e gratuito, introdotto dalla giornalista Annalisa Tatarella, saranno proiettati i capolavori descritti nel libro.