Tra i volti più noti del giornalismo televisivo, Francesco Giorgino presterà la propria voce alle celebrazioni del centenario pucciniano. Per iniziativa della Fondazione Musicale Valente di Molfetta, il popolare mezzobusto del TgUno sarà tra i protagonisti di una serata speciale intitolata «Puccini e l’Amore», in programma venerdì 12 luglio (ore 21) nell’anfiteatro di Ponente per la stagione Kaleidos ’24 firmata da Pietro Laera. Giorgino renderà omaggio al grande compositore con l’Orchestra Filarmonica Pugliese, istituzione con la quale l’iniziativa viene promossa. Dirigerà Giovanni Rinaldi con il soprano Carmen Lopez e il tenore Paolo Spagnuolo voci soliste.
Lo spettacolo
Lo spettacolo prevede una raffinata combinazione tra alcune lezioni di Francesco Giorgino sul tema dell’amore e degli affetti con un florilegio di arie da «Tosca», «Bohème», «Madama Butterfly», «Manon Lescaut» e «Gianni Schicchi», tra i titoli più celebri dell’operista lucchese, scomparso quasi sessantaseienne il 29 novembre di un secolo fa, ricorrenza che viene ricordata in tutto il mondo e che il teatro alla Scala di Milano in questi giorni sta commemorando con una serie di rappresentazione di «Turandot», l’opera lasciata dal compositore incompiuta e completata da Franco Alfano dalla morte di Liù in poi.
Le opere di Puccini
Le opere di Puccini ancora oggi continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. E il centesimo anniversario dalla morte del compositore rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi compositori italiani della storia. Un impegno al quale non si è voluto sottrarre la Fondazione Valente con questo concerto nel quale vengono passate in rassegna alcune delle più celebri eroine pucciniane, personaggi a metà strada tra creature ingenue e succubi della violenza del volere maschile e donne tenaci, sorrette da una straordinaria forza d’animo. Figure attraverso le quali Puccini tradusse in musica il proprio universo femminile rappresentando i valori e la cultura del suo tempo, con uno sguardo sulle donne al tempo stesso compassionevole e con grandi momenti di sensualità e intensità emotiva. Ed è proprio per questo suo sguardo ad ampio raggio che Puccini è stato definito, fra i grandi operisti, come il più delicato lettore ed interprete del mondo femminile ma anche come un sadico celato in guanti di seta, lettura in questo frangente giustificata dalla fine terribile cui sono destinate molte delle sue protagoniste, morte di tisi, per consunzione o suicide, comunque in una condizione di infelicità e disperazione. Tragiche figure sentimentali da sogno, come Cio-Cio San in «Madama Butterfly», o ancora Tosca oppure Mimì in «Bohème», e molte altre ancora, parte di quel folto pantheon di donne delicate ma determinate, vittime di contrasti etici e culturali, intorno alle quali ruoteranno il programma e il tema della serata.