La trentaseiesima edizione di Gezziamoci il jazz festival della Basilicata si chiude sabato 16 dicembre alle 21:00 a Casa Cava con il concerto di Rita Marcotulli in quartetto con Andy Sheppard, Michel Benita e Israel Varela.
Dopo più di 40 appuntamenti diffusi in tutta la regione, Gezziamoci saluta il pubblico e gli appassionati con un concerto straordinario immerso nell’intimità del cuore dei Sassi di Matera.
“Siamo arrivati alla fine di questa bella avventura e non possiamo non dirci orgogliosi dei risultati raggiunti anche quest’anno, o forse quest’anno in particolare perché Gezziamoci è riuscito ad arrivare in più di 15 comuni lucani portando non solo concerti ma anche laboratori e momenti di scambio culturale” commenta Kevin Grieco, condirettore artistico di Gezziamoci insieme a Luigi Esposito “ovviamente l’appuntamento di sabato 16 dicembre è solo un arrivederci perché stiamo già lavorando alla prossima edizione di Gezziamoci in cui cercheremo di migliorare ancora la proposta artistica, di destagionalizzare gli appuntamenti il più possibile e di proporre momenti di scambio e co-creazione con i comuni coinvolti nella Rete Culturale Gezziamoci”.
Per la prima volta a Matera con questo quartetto, Rita Marcotulli porta un “collettivo europeo” formato da colleghi e amici di lunga data, tutti musicisti con cui la pianista collabora da diversi anni e con i quali eseguirà brani originali (il repertorio della serata raccoglie brani scritti da tutti i componenti della formazione con una predominanza di composizioni a cura di Marcotulli).
Chi è Rita Marcotulli
Pianista e compositrice tra le più affermate ed apprezzate a livello internazionale, Rita Marcotulli inizia la sua carriera fulminante sul finire degli anni ’80 e grazie a prestigiose collaborazioni – solo per citarne alcune: Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Enrico Rava, Andy Sheppard. Si afferma in breve tempo come una figura importante a livello internazionale sulla scena jazz contemporanea: nel 1987 la rivista Musica Jazz la vota come Miglior Nuovo Talento; nel 1998 il Guardian premia il suo The woman next door come miglior Cd dell’anno; nel 1989 entra a far parte nel gruppo di Billy Cobham con il quale si esibisce in tutto il mondo, nel 1992 si unisce al gruppo di Dewey Redman con cui collabora per 15 anni suonando in tutta Europa e Sud America.
Importanti anche le sue collaborazioni con musicisti del Nord Europa che portano nuove musicalità nel suo incessante percorso di ricerca. Durante la sua lunga permanenza in Svezia nascono le preziose collaborazioni con Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Nils Petter Molvaer, Anderson Jormin, Tore Brumborg, Bobo Stenson e John Taylor. Da metà degli anni ’90, forte di una così ricca e variegata esperienza internazionale, torna in Italia alternando propri progetti nel jazz a collaborazioni nel mondo della canzone, tra cui la formazione Pino Daniele – Pat Metheny, Giorgio Gaber, Gino Paoli, Noa.
Rita Marcotulli e il Cinema
Nella sua eclettica carriera entra anche il cinema: nel 2009 realizza la colonna Sonora del film Basilicata coast to coast, di Rocco Papaleo, per la quale ha ricevuto il Ciak d’Oro nel 2010, il Nastro d’Argento per la migliore Colonna Sonora e il David di Donatello come miglior musicista nel 2011, prima donna in assoluto a ricevere questo premio. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nomina Ufficiale della Repubblica. Sempre nel 2019 viene nominata membro della Royal Swedish Academy of music.
Il quartetto
Il quartetto guidato da Rita Marcotulli sul palco dell’auditorium di Casa cava presenta figure di spicco del jazz contemporaneo in Europa: Israel Varela, al pari della Marcotulli, è un musicista che non si può racchiudere in una sola corrente stilistica, la sua originalità e il suo stile distintivo gli hanno permesso di esibirsi con una moltitudine di artisti che spaziano da Pat Metheny a Charlie Haden, da Yo Yo Ma a George Benson, da Mike Stern a Pino Daniele. Messicano, abile e raffinato compositore, è batterista e cantante dalla sorprendente e ricca musicalità, vincitore dell’Euro Latin Award, Israel Varela è uno degli artisti più affermati della sua generazione. Il contrabbassista Michel Benita è un musicista di impegno e lealtà, curiosità ed entusiasmo. Vivendo a Parigi all’inizio degli anni ’80 ha moltiplicato le sue esperienze e ha portato il suo strumento a tutti coloro che si sono rivolti ai suoi servizi.
Negli anni parigini suona con leggende americane espatriate (Lee Konitz, Archie Shepp, ecc.), sicuri valori europei (Daniel Humair, Bobo Stenson, Enrico Pieranunzi…) e con i suoi futuri amici di sempre (Peter Erskine, Aldo Romano, Nguyên Lê) in avventure di una notte con musicisti di passaggio. Ispirato dall’ascolto di John Coltrane, Andy Sheppard decide a 19 anni di diventare musicista jazz. Entra nel quartetto Sphere alla fine degli anni ’70. Negli anni ’80 inizia a farsi conoscere nei pub inglesi ed europei, frequentando improvvisatori come Keith Tippett. Sempre rimanendo con gli Sphere inizia a suonare a Parigi, col gruppo francese Lumière e gli Urban Sax. Il successo arriva a metà degli anni ’80 con la pubblicazione dell’album omonimo che gli valse il premio “Best Newcomer” al British Jazz Awards del 1987, seguito dal premio Best Instrumental Award nel 1988. Sassofonista e compositore affermatosi come una delle figure di spicco del jazz contemporaneo in Europa, Andy Sheppard non è solo rinomato per la sua voce avvincente al sassofono ma anche per la maestria dimostrata nella scelta dei suoi partner musicali.
Rita Marcotulli 4tet
16 dicembre 2023 ore 21 // Casa Cava, Matera
Rita Marcotulli, pianoforte
Andy Sheppard, sax
Michel Benita, basso
Israel Varela, batteria