Con la presentazione di questa mattina del Festival Nazionale delle Bande da Giro a Molfetta ha preso il via la festa delle Bande.
«Dalle nostre parti la banda è lo spirito popolare più autentico – dichiara il sindaco Tommaso Minervini -, muove nelle tradizioni da sempre, riunisce le varie generazioni. Siamo lieti di ospitare i complessi bandistici nei giorni della nostra festa patronale. Non si può vivere in un paese di provincia come il nostro senza associare alla gioventù le feste di popolo con la presenza delle bande».
L’obiettivo è quello di interagire con il territorio ritornando alle origini ma con innovazione. A tal fine l’idea di una Rassegna Musicale in forma di Festival Nazionale partendo, per questa prima edizione, proprio nella Città che lo ha ospitato sino al 1999 e che è la sede legale dell’ANBG dal 2020.
La storia musicale, ed in particolar modo quella bandistica, rappresenta un patrimonio immateriale e culturale comune della nostra nazione, da preservare e valorizzare attraverso una pianificazione di attività in ottica di una più ampia promozione territoriale.
“Amata, odiata, antica ma giovanile…torna la banda e si veste a festa con l’abito migliore: la musica! – spiega Benedetto Grillo, Presidente Nazionale Associazione Bande da Giro – Il periodo turbolento e difficile che continua da due anni a privarci della normalità e delle sfilate e dei suoni delle nostre bande, non ha potuto placare la voglia di dare un segnale tangibile di normalità e ripartenza mettendo su un primo piccolo ma significativo Festival Nazionale nella sede attuale della nostra Associazione. Nei giorni della festa patronale, a testimonianza della fondamentale unione dei suoni della banda, delle luci sfavillanti delle luminarie.
La festa patronale oltre ad una importante ricorrenza religiosa è da sempre, per ogni comunità piccola o grande che sia, l’appuntamento principe con le proprie radici, con il senso di appartenenza e di comunità a cui è presente la Regina… la Banda.
Non pretendiamo con questo di cambiare le cose, ma almeno di dare un segno tangibile che se si vuole si può, rispettando tutti i protocolli che servono a tutelare la nostra salute.”