Un silenzio sospeso, un’atmosfera rarefatta e irreale, dove il movimento si fa quiete. Dove la quiete si fa musica. È da questa suggestione, quasi un’istantanea del periodo più buio della pandemia e del lockdown degli scorsi mesi, che è nato “Silent road” quarto singolo del disco di esordio del pianista e compositore barese Onofrio Cellamare, in uscita nei prossimi mesi sotto l’etichetta INRI Classic (gruppo Metatron).
Già disponibile su tutte le piattaforme di streaming, a partire da lunedì 14 giugno “Silent road” si presenta al pubblico attraverso le raffinate immagini del video diretto dal regista barese Roberto Amato, con la supervisione di Mirko Barile e realizzato dalla casa di produzione indipendente Frigobar all’interno del Circolo Unione di Bari. Uno spazio importante, elegante, troppo a lungo chiuso al pubblico come tutti gli altri luoghi della cultura negli scorsi mesi; una cornice scelta come omaggio alla città e, al contempo, pensata come metafora della “gabbia dorata” a cui il lockdown ci ha costretti per lungo tempo: chiusi in case dove poteva anche non mancare nulla, ma dove, in quelle settimane, sembrava mancare tutto. Fuori, poi, le strade silenziose della città, dove luci e rumori lasciavano spazio ad un senso di continuo e malinconico stupore: silent road.
Una città che, in queste immagini, è presente solo attraverso la raffigurazione che la mente può darle tramite le note di una composizione dolce, in cui dominano melodie sintetiche, frammentate con qualche slancio melodico, capaci di disegnare ciò che sono stati quei giorni spezzati, insoliti, difficili. “Ad un certo punto, tutti ci siamo ritrovati in casa, costretti dalle stesse paure e preoccupazioni – racconta il compositore Onofrio Cellamare – Spesso verso sera mi affacciavo dal mio balcone in cerca di aria fresca e per contemplare le luci della città, a me sempre cara. Per la prima volta nella mia vita, ho ascoltato un silenzio davvero nuovo: privo di suoni, ma stravolto da tensione e ansia. Le strade vuote e silenziose, quasi cancellate e, in questo silenzio, l’umanità si ritrovava tra le proprie mura, dietro le finestre”. È così che, questo senso di malinconica solitudine è reso reale dalla musica, prodotta dai tasti di un pianoforte solo, dalle mani di un pianista solo, al centro di uno sfarzoso salone vuoto. Uno spazio dalla bellezza accecante, ma dai portoni ancora chiusi, come un concerto silenzioso che brama il suo pubblico.
“Curare la regia di questo video, in uno spazio come il Circolo Unione, ci fa innamorare ancora di più del nostro mestiere – spiega il regista Roberto Amato – In un periodo certamente non semplice come quello appena trascorso, lavorare con le immagini, con la musica, in uno splendido contenitore culturale che è simbolo della città, ci ha restituito la speranza che da tempo mancava”. Commento a cui fa eco quello di Mirko Barile, direttore di produzione per Frigobar: “Produrre questo video è stato bello quanto faticoso – racconta – L’intera squadra ha condiviso passione ed entusiasmo e ha vissuto, seppur da punti di vista differenti, quel senso di unione che tutti gli operatori della cultura, della musica e dello spettacolo hanno provato ancor più durante questi lunghi mesi di stop”.
La pubblicazione di “Silent Road” giunge dopo il grande successo dei singoli “Neighbor’s piano” e “Alive” che, su YouTube e Spotify hanno superanto le 200mila visualizzazioni e, sulle stesse piattaforme di streaming, sono state aggiunte dagli utenti in migliaia di playlist. I brani sono tratti da un concept album di composizioni originali per pianoforte, dedicato alla città, alle sue luci ed alle sue storie, in uscita il prossimo autunno.