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Il nuovo disco di Caparezza sarà registrato in parte nella sua Molfetta

Gioca in casa Caparezza che in questi giorni è alla Cittadella degli Artisti di Molfetta per registrare una parte del suo prossimo album. Il rapper pugliese, nato e residente nella città che ha dato i natali anche al pittore settecentesco Corrado Giaquinto a cui oggi è dedicata la Pinacoteca provinciale di Bari, ha approfittato del lockdown che ha causato la chiusura di tutti i teatri e cinema, per lavorare negli spazi della sua città con l’aiuto di tutte le professionalità che quotidianamente operano all’interno della Cittadella degli Artisti.

“Sono contento di aver potuto registrare una parte del mio nuovo disco in un luogo della mia città e soprattutto di aver abitato con la mia musica uno spazio culturale “dimenticato” in questo momento storico”, spiega Caparezza.

La Cittadella degli Artisti è il Laboratorio Urbano del Comune di Molfetta, inaugurato nel 2017 e gestito da un’Ati che ha come capofila la Cooperativa Kismet (con la collaborazione e il supporto logistico di Teatri di Bari). Una struttura di 1600 metri quadri divisa su due piani con una sala cinema e teatro da 194 posti, uno spazio espositivo, uno spazio coworking, un bar e anche un roof garden. All’interno dello spazio c’è anche uno studio di registrazione, in cui lavorano fonici che da sempre accompagnano Michele Salvemini nel suo percorso musicale.
“Questo luogo – continua il rapper – ci ha permesso di fare delle registrazioni di ensemble e anche delle batterie in tutta sicurezza, mantenendo il giusto distanziamento. Chiaramente tutti i professionisti coinvolti nel progetto hanno effettuato il tampone prima di iniziare a lavorare insieme”.

Da una situazione di crisi è nata così un’opportunità per La Cittadella degli Artisti di Molfetta: con i teatri aperti, e dunque con una programmazione attiva, lo spazio non avrebbe potuto garantire una disponibilità così ampia e prolungata per la registrazione del nuovo disco di Caparezza.

“Io amo e sono molto legato alla mia città – conclude Caparezza -. Non ho mai sentito la necessità di spostarmi per via del mio mestiere. I dischi si possono fare benissimo anche in Puglia. E alla Cittadella di Molfetta ho trovato una professionalità impeccabile”.

“Pensare a come abitare luoghi della cultura come La Cittadella degli Artisti è la sfida che ci troviamo ad affrontare ogni giorno da quando è scoppiata la pandemia. Il progetto con Caparezza è un’iniezione di speranza in questo momento buio e un’apertura verso nuovi percorsi possibili”, spiega Michele Depalo responsabile della Cittadella. E aggiunge: “La Cittadella nella sua multidisciplinarità rappresenta una grande risorsa per il territorio”.

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